sabato 20 febbraio 2016

VIVA LA RUOTA

Tokyo pochi mesi all' estate e tanta voglia di fare fare  fare

Tokyo ti da la possibilità di fare tutto cio che vuoi e non necessariamente  a prezzi esorbitanti.
Adesso mi è preso il pallino di fare la ruota!
Ci avevo pensato in passato, ma dopo aver visto un programma dove una della mia stessa età faceva la ruota sempre e dovunque anche nei corridoi dell' ufficio... E allora perchè io no! e ho subito trovato  una palestra dove, per una quindicina di euro,l a lezione ti insegnano  anche se sei adulto. Eh sì, per quanto  ci abbia provato da bambina, non ci sono mai riuscita e  il perchè non lo capivo. Non sono mai riuscita ad allungare le gambe al punto di dire che ho fatto la ruota, ero sempre con i piedi a pochi centimetri da terra.
Pensandoci ora da adulta i motivi  sono 2: uno fisico, ero troppo pesante per riuscire a farcela e uno emotivo, troppo timida e paurosa. Tutt'ora mi trovo sempre ben piantata a terra con i piedi saldi e la voglia di essere sicura che il terreno sia lì ben solido sotto i miei piedi e di vedere alla perfezione cio che mi sta davanti (infatti non tolgo mai gli occhiali). E da anni che però voglio staccare questi piedi cementati a terra e voglio cominciare a volare e vedere il mondo in modo diverso, anche se solo a testa in giù. Allora mi son detta perchè non cominciare con la ruota!
Spero che qualcuno mi appoggi in queta mia iniziativa di CHALLENGE e monitorare i progressi.

lunedì 12 agosto 2013

ANCORA HOKKAIDO- Hokkaido forever

Ebbene si` sono ancora qui. Hokkaido o Friuli? a volte li confondo da tanto son simili. Sono sempre pigra a scrivere,ma e` anche perche non viaggio molto, non tanto quanto sperassi da quando ho aperto il Blog. Qualcuno mi ha chiesto che significa, ma vi lascio un po in sospeso. Vi posso dire che adesso sto facendo "tabi" e quando sono a tokyo non "tabi" per niente, solo lavoro.(ovviamente i maligni penseranno male e allora vi dico che vi sbagliate alla grande). Adesso mi trovo a Sapporo, dove mi riposero e mi organizzero per un viaggio in solitaria, come lo scoprirete poi. organizzare pero lo dico tanto per dire visto che ho fatto le valigie stanotte, non avevo la mappa dell'ostello e alla fine ho fatto il giro sbagliato, ma con un taxi si rimedia al fattaccio. Domani incontrero` il mio nipotino putativo, spero mi riconosca e` ancora piccolo e ci siamo visti solo due volte e l'ultima proprio un anno fa`. Ok siamo gia a orari quasi da Cenerentola, spero di poter scrivere nei prossimi giorni, perche in solitaria non avro pc, niente smart phone perche non lo voglio comprare, ma solo un cellu rudimentale che in montagna non prendera` D`ora in poi Chiamatemi Indiana Jones

venerdì 3 agosto 2012

Che noia che barba! Che barba che noia!

Venerdi` notte ore 12.12. La gente se ne va in giro a sbevazzare e a divertirsi.
Per me il venerdi` sera e` una vita da cenerentola, anzi ho anche superato il limite e mi sono persa un Crocs per le scale e non ci sara` nessuno a raccoglierla. Intanto resta li` dato che fra meno di 6 ore la reinfilero`,  30 min di ginnastica, preparazione pranzo e mica me ne vado dal principe azzurro o dal samurai sbevazzone di te verde. Trenino e AL LAVORO!!!!
Che noia che barba! Che barba che noia!

lunedì 19 dicembre 2011

Hakodate nikki - prima parte

Sono stati 3 mesi molto pesanti per me, un sacco di problemi continuavano ad accavallarsi, ma tutto si e` pian piano risolto da quando ho deciso di ritornare in Hokkaido.


Questa mattina ho preso l'aereo da Tokyo e in meno di due ore ero gia` qui. Non vi dico la gioia di vedere tutto bianco. Una sensazione che in Italia da me non si prova da parecchi anni, visto che nella mia citta` nevica sempre meno e raramente.


L'aria e` tersa e si sta veramente bene. Avevo un buco di due ore prima di raggiungere l'hotel quindi ho preferito deviare per visitare un convento che si trova nella zona dell'aeroporto. Non c'era l'autobus che arrivava direttamente e mi sono ritrovata a camminare con lo zaino e il trolley su una salita innevata e per di piu` ha cominciato a fioccare, anche se leggermente. Raggiunto il convento ho  fatto delle foto e visitato il negozio-museo, dove c'erano le foto delle suore che facevano un sacco di cose a mano, naturalmente anche cose dolci e ho comprato delle caramelle al caffe` veramente buone. Altro che convento sembrava una fabbrica in piena produzione. Peccato pero` che non sono potuta entrare a visitare la chiesa.


Anche se continuava a fioccare, mi sono incamminata verso l'autobus, avrei dovuto aspettare piu` di mezz'ora al freddo e con le fitte al ginocchio, allora ho continuato a camminare senza ombrello, con le scarpe "guai che si bagnino" e il bagaglio, ma sono arrivata all'altra fermata dove ho preso  l'autobus al volo, ma non era quello che andava in centro. A un certo punto l'autista gesticolando mi fa "next" e quando sono scesa, indicandomi dietro "train". Me lo immagino ritornare a casa dalla moglie tutto orgoglioso dirle: "Oggi e` salita una straniera e le ho parlato in inglese!", omettendo pero` "...lei parlava perfettamente giapponese".


Loro lo chiamano "treno della citta`" noi lo chiameremmo piu semplicemente "tram", ma ha un qualcosa che si potrebbe definire "furukusai" (sa da vecchio, ma in senso buono), ha il pavimento fatto con tavole di legno e il box dei biglietti sembra non essere cambiato da 20 anni. Ho allungato di non poco il percorso, ma sono in vacanza chi se ne frega, non ho da timbrare il cartellino. Arrivata a destinazione il nevischio era cambiato in una buferina non molto rassicurante, in camera ero veramente in dubbio se uscire o no, ma da stoica come sono ho ripreso il trenino di prima e visto il tempo ho deciso di dedicarmi ai musei.


La citta` e` molto carina e ha molti palazzi in stile occidentale, ADORO fotografare i palazzi antichi. Sono entrata nel primo museo quello delle popolazioni Ainu che e` l'etnia originaria dell'Hokkaido molto carino e interessante, ma la cosa che mi ha colpito di piu` si vede dalla foto. Oh mio Dio ci sono anche in Giappone e perche` c***o a Tokyo non li mettono nelle case che sono dei ghiacciai (scusate ma questo argomento mi piglia di persona).









Da li` un'altra salitina verso il consolato inglese, con i mobili originali e un po` di storia sui primi sbarchi con il Commodoro Perry e i rapporti tra stranieri e giapponesi. Su una stanza c'erano anche dei giochini e su un piccolo palcoscenico avevano costruito una casa su cui proiettavano i personaggi della storia, molto curioso perche` sembrava proprio di essere a teatro.






 Finito il giro sono entrata in una stanza pensando ci fosse il negozio e invece la signorina mi indica un tavolo. Ops era una Tea-room. Con mille scuse esco e cercando di chiudere bene la porta stavo per portarmi via il pomello della maniglia, raro pezzo antico pure quello immagino. Uscita dal consolato ho visto un bel palazzo GIALLO. Tutti questi colori!!! Sta citta` mi piace. Era il vecchio municipio e l'ultima visita della giornata (al primo museo mi avevano venduto un biglietto scontato per 3 musei), anche qui mobili antichi tra sale, saloni e salette e un' enorme sala da ballo con il pianoforte a coda su un ripiano rialzato e corredata anche da due signorine in costume d'epoca che mi hanno chiesto di fotografarle.


Nel frattempo aveva smesso di nevicare forte e consultandomi con i signori della biglietteria (sono stati molto carini), ho deciso di andare su in montagna con la funicolare. Ormai si era fatto buio e dal municipio gia` c`era una bella vista della citta` illuminata, chissa` come sarebbe stata dalla cima.


Ho camminato per una ventina di minuti fermandomi a fare le foto, la strada sapeva molto da citta` di montagna delle nostre parti e nel percorso mi sono imbattute in 3 chiese molto belle che se avro` tempo domani visitero` piu` accuratamente e con delle belle stradine in discesa che si dirigono verso il mare e il porto. Ogni salita ha un suo nome collegato a una piccola storia. Una si chiamava Chachazaka dove "chacha" e` il termine ainu per signore anziano, in questo caso la salita e` cosi` ripida che chi la sale si china talmente tanto da sembrare un vecchietto.


Alla fine ho preso la funicolare circondata da gruppi di cinesi e filippini, molto chiassosi si sa, ma il panorama che mi e` apparso ne e` valsa la pazienza. La citta` e` tutta illuminata e si possono vedere bene le coste, il porto e alcune navi. E` un vero spettacolo. Cosi` bello che ho deciso di pazientare ancora un po` finche` la gente non avesse sfollato. Ho visto un filmino in un piccolo cinema in cui l'unico spettatore ero io e solo io e quando sono uscita ho cenato al ristorante che da sulla citta` godendomi il panorama in santa pace.


Da quando sono partita stamattina non mi sono fermata un attimo, e` ora di fare un po' di strecthing e andare a nanna, altro che andare in un pub a bere (eh Costa!)

domenica 13 novembre 2011

La mia piccola Tokyo


Si sa ed e` ufficialmente riconosciuto che Tokyo non e` una citta` e non e` neanche una metropoli.
Viene definita conurbazione, perche e` talmente estesa che ha inglobato le aree vicine (Yokohama, Saitama e Chiba) ed e` difficile rendersi conto vivendoci dove sono i confini che ormai sono solo sulla carta. Quando vado al lavoro farsi 30-40 minuti di treno all'interno della citta` e` la norma. Eppure Tokyo, la vera Tokyo, che si puo` in qualche modo identificare con l'area che si estende all'interno della linea circolare JR Yamanote, e` piccola, molto piu` piccola di quello che ci si puo` immaginare.
Seguire le linee della metro o dei treni non ti permette di realizzare quali siano le distanze e inoltre ti fa fare un percorso obbligato che non concede nessuna scorciatoia. I 40 minuti di treno da casa fino al centro diventano 60 in bici (quando la bici dovrebbe metterci almeno il doppio di tempo del treno) e i 20 minuti da Omotesando a Nakameguro (si deve tener conto anche del tempo perso per il cambio) sono 10 minuti in bici e quasi 30 a piedi.
In varie occasioni ho preferito pedalare, ma questo non ti permette di osservare bene la citta`, perche` comunque si va veloci. Ultimamente ho ripreso a camminare su lunghi percorsi e mi dispiace quando non mi porto dietro la macchina fotografica, perche` ogni volta c'e` qualcosa di interessante sia nei luoghi che nelle persone.
Oggi ho camminato quasi tre ore includendo una zona che non avevo mai visto piena di negozi e un pochino mi ha fatto ricordare le nostre citta`.
La settimana scorsa ho fatto la mia oretta del solito percorso da nord-est verso il centro e qualche scatto m'e` scappato, nonostante la strada sia sempre la stessa, l'ho vista con occhi diversi.
Ho deciso che camminero` molto di piu` e fotografero` molto di piu`.
Quasi quasi tengo un diarietto dei percorsi fatti. Che ne dite?

PS per la cronaca oggi 10 chilometri ^_^ e incontrai il mio principe in centro (CRACRA)

mercoledì 21 settembre 2011

Grazie tifone

E` mezzanotte e mezza, lo so un po' tardino. Questa mattina mi sono alzata prima del solito e sono andata al lavoro. Fin qui tutto regolare. Pioveva un po' e mi sono portata giubbino e ombrello. Uscita dal lavoro pioveva un po', ma tra i passaggi al coperto e quelli sotterranei non mi sono presa neanche una goccia. Ovviamente come mio solito sono molto distratta riguardo alle previsioni del tempo e solo al lavoro ho scoperto che la pioggerella era il sintomo di un tifone in arrivo. Che ha causato anche qualche danno di alberi caduti ecc.

Non sono potuta tornare a casa, perche` dovevo lavorare ancora e avevo anche appuntamento con un amica per pranzo, comunque nel frattempo la pioggia si era calmata. Purtroppo pero` finito il lavoro verso le 5.00 il tifone ha cominciato a scatenarsi, camminando fino alla stazione con Costicina, il vento ci spostava e ci ha rovsciato gli ombrelli e per il rumore non ci sentivamo a vicenda. Bene con sto casino il treno sicuramente era bloccato.

Con la metro non ho avuto problemi anche se era un po' in ritardo, ma quando sono arrivata a Shibuya ho visto una scena sbalorditiva. Un sacco di gente che aspettava all'entrata della stazione bene in ordine tutti in piedi come pinguini che allungavano ogni tanto il collo per verificare la situazione. Non riesco a capire ancora che gusto ci provino a fare la fila. Fanno la fila per mangiare al ristorante preferito, fanno la fila per il cinema, fanno la fila per il parco dei divertimenti, fanno la fila quando aspettano il treno!!! Non so in questo caso se e` una pazienza innata o dovuta, al contrario, dalla frenesia di tornare a casa. Ma credo la seconda, perche` la vita qui e` frenetica, cosi` frenetica che a volte non riesci a fermarti anche se vorresti. Ultimamente pero` io sto reimparando a fermarmi e vista la situazione non avevo voglia di starmene li a pinguinare con loro.

Quale migliore occasione avrei avuto per girare i negozi!!! Non mi piace fare shopping, ma ero in cerca di due cosine, quindi ho cominciato a girare per il grande magazzino della stazione. Ovviamente pullulava di gente, i posti a sedere compresi quelli dei negozi di scarpe erano tutti occupati. Sedersi non c'era verso, quindi ho continuato a girare passando velocemente i negozi che non mi interessavano, passando dal palazzo est a quello sud e ovest, ritornando poi alla scala mobile di partenza per non perdermi. E cosi via un piano dietro l'altro dove in ogni bagno c'era la fila, ancora!!! dalle 20 alle 30 persone. E c'era la fila per ogni caffetteria del magazzino.

Finito il giro erano ormai le 6.00 passate, ma i pinguini erano ancora li` forse avevano guadagnato qualche fila, ma il gruppo era notevolmente aumentato. Ok tornare a casa non c'era speranza, rimaneva solo da fare un altro giro e nel frattempo mi e` venuto in mente che potevo provare a prendere l'autobus. Tergiversando tra un negozio all'altro, ho fatto qualche acquisto e qualche assaggio al FoodShow (che in realta` e` come un supermercato con tanti negozietti), e intanto mi appropinquai alla fermata, ma ecco qui altre file infinite, con tanto di TV ad intervistare gli sventurati. allora mi sono fiondata fiondo in un altro grande magazzino, dove dopo due ore di giramenti finalmente riesco a sedermi un attimo. Ho chiamato un'amica anche lei bloccata al lavoro. Chiacchierando mi viene in mente una genialata. Erano le 7.30 circa e i negozi poco dopo avrebbero chiuso, allora ho pensato di andare al cinema.

Mi sono avviata verso una biglietteria e sono entrata proprio 5 minuti prima della chiusura. Non volevo un film che cominciasse tardi e mi hanno consigliato The Ghost Writer di Roman Polanski. Non avevo la minima idea del film, ma il titolo mi intrigava e dato il regista ho pensato che ne sarebbe valsa la pena. Non solo il film mi e` piaciuto, ma era anche "Lady's day" quindi ho pagato il biglietto ridotto.

Finito il film sono ritornata in stazione e la fila era miracolosamente svanita, i treni partivano quasi regolarmente e non c'era troppa gente, Anche, se non mi sono potuta sedere, il treno non era troppo pieno.

Non tutti i mali vengono per nuocere

GRAZIE TIFONE!

PS E` stata una giornata intensa e non poteva mancare anche una bella scossetta di terremoto, che dal settimo piano del cinema si sentiva benissimo!!!